Ricordati di chi sei figlio.
Ricordati di chi sei figlio
Il passaggio generazionale di Studio Panato spiegato agli studenti della Università Bocconi
Oggi ho partecipato in qualità di ospite ad una lezione del corso piccole e medie imprese in Bocconi. Il Professor Federico Visconti, che ringrazio, mi ha offerto l’opportunità di portare la mia testimonianza agli studenti dell’ Università, provando a raccontare quello che è stato il mio percorso professionale, la storia e l’evoluzione di Studio Panato.
Una bellissima occasione per ripercorrere le tappe, le sfide e le paure di quando ho iniziato a lavorare fino ai primi successi ed alla consapevolezza di una professionalità più matura.
È sempre bello ritornare in Bocconi, ricordare quante amicizie sono nate tra quei banchi, quanto le devo per avermi fornito gli strumenti per superare le mille difficoltà che ognuno di noi incontra nella vita.
L’eterna sfida del cambiamento
Tema dell’incontro era affrontare, attraverso un’esperienza concreta, alcuni temi quali: passaggio generazionale, evoluzione della professione, startup e contaminazione delle attività tradizionali. Il tutto portando l’esempio di Studio Panato e di altre realtà che hanno saputo affrontare la crisi e che mi hanno fornito più di uno spunto di riflessione come Berto Salotti, Centro Medico SantAgostino, ed altri. Un’ultima parte era risevata all’avventura di MySolution | Post e al mondo dell’editoria.
Realtà spesso differenti tra loro ma caratterizzate dalla voglia di mettersi in gioco e ridisegnare il business model del settore in cui operano.
Un’esperienza davvero piacevole complice una classe attenta e stimolante.Raccontare di noi riserva sempre delle sorprese, dover mettere nero su bianco la nostra storia ci fa trovare nuove o spesso sottovalutate connessioni in un eterno gioco, da “unisci i puntini”.
Ricordati di chi sei figlio
Mi sono scoperto dedicare una parte importante della presentazione agli insegnamenti ricevuti da mio padre: frasi, racconti, sensazioni di cui, senza accorgermene e senza consapevolezza alcuna, ho fatto tesoro negli anni successivi.
Insegnamenti che non riguardavano direttamente la gestione dello Studio (ho perso mio padre a diciannove anni, era troppo presto per un confronto di quel tipo) ma che sicuramente hanno influenzato il mio modo di intendere la professione.
Qui ne riporto alcuni, per come sono stato capace di sintetizzarli:
- L’importanza del nome;
- Ciò che fai lo fai entro i quaranta anni, poi consolidi;
- Saper delegare è importante;
- Solo se sei bravo ti diverti in quello che fai;
- Non basta esser bravo, devi farlo sapere.
Tra innovazione e tradizione
Non nascondo di aver provato una forte emozione nel rendermi conto che gran parte dell’innovazione che pensavo di aver portato in Studio altro non è che una riscoperta dei valori fondamentali, certo aggiornati, di una tradizione che nonostante una discontinuità traumatica è riuscita a tramandarsi di padre in figlio.
La consapevolezza di dovere molto a molti. Ma a qualcuno di più.
Oggi è stata una giornata speciale, alla soddisfazione professionale di aver portato la nostra testimonianza in Università si è aggiunto il riaffiorare di ricordi personali molto importanti e la consapevolezza di dovere molto a molti. Ma a qualcuno di più.
La consapevolezza di dovere molto a molti. Ma a qualcuno di più. Condividi il Tweet Il passaggio generazionale di Studio Panato spiegato agli studenti della #Bocconi Condividi il Tweet