Smart & Start convertibile in contributo a fondo perduto
Smart & Start convertibile in contributo a fondo perduto
Convertire una parte del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto. È questa la nuova possibilità per le startup finanziate con Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia dedicato alle imprese ad alto contenuto di innovazione. Le imprese possono presentare domanda dal 14 luglio 2022 e le modalità di richiesta sono state stabilite dalla Circolare Mise n. 253833 del 4 luglio 2022 .
Grazie al decreto ministeriale del 24 febbraio 2022, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.
L’investimento nel capitale di rischio deve essere almeno di 80.000 euro, avere una durata minima di tre anni e, nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza.
Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.
Smart & Start Italia è l’incentivo che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative. Finanzia progetti compresi tra 100.000 euro e 1,5 milioni di euro. Possono chiedere i finanziamenti le startup innovative costituite da non più di 60 mesi e iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese.
Smart & Start convertibile in contributo a fondo perduto Share on XIl finanziamento agevolato è convertibile in contributo a fondo perduto
Il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 febbraio 2022 ha modificato il decreto 24 settembre 2014 consentendo alle start-up innovative beneficiarie delle agevolazioni, della possibilità di richiedere, successivamente all’erogazione a saldo delle agevolazioni, la conversione di una quota del finanziamento agevolato concesso in contributo a fondo perduto, a fronte di investimenti nel relativo capitale di rischio attuati da particolari investitori terzi ovvero dai soci persone fisiche.
Il finanziamento agevolato è convertibile in contributo a fondo perduto fino a un importo pari al 50% (cinquanta percento) delle somme apportate dagli investitori terzi ovvero dai soci persone fisiche e, comunque, nella misura massima del 50% (cinquanta percento) del totale delle agevolazioni concesse, tenuto conto della quota di contributo a fondo perduto, ove concessa.
Per approfondire
Agevolazioni ai sensi del decreto ministeriale 24 settembre 2014, come modificato dal decreto ministeriale 30 agosto 2019, concernente il regime di aiuto finalizzato a sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale, di start-up innovative. Modifiche alla circolare n. 439196 del 16 dicembre 2019 finalizzate a consentire l’operatività delle disposizioni del decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 febbraio 2022, che prevede la possibilità di richiedere la conversione di una quota del finanziamento agevolato ottenuto in contributo a fondo perduto nel caso di investimenti nel capitale di rischio delle imprese agevolate.