Equity crowdfunding per le PMI
Equity crowdfunding per le PMI
Equity crowdfunding consiste in un sistema di raccolta di capitali mediante portali online.
In Italia, l’equity crowdfunding è disciplinato dal Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179 (c.d. Decreto Crescita 2.0) convertito con modificazioni con Legge 17 novembre 2012, n. 221. Tale strumento era previsto esclusivamente per le start up innovative ed è stato poi più volte aggiornato per essere reso sempre più accessibile ed appetibile. In tale ottica, nel 2015 il Decreto Investment Compact ha introdotto la figura delle PMI innovative e ha esteso l’equity crowdfunding a tale nuovo tipo di impresa.
Con la Legge di Bilancio 2017 questa innovativa forma di raccolta di capitale di rischio è stata estesa a tutte le piccole e medie imprese, indipendentemente dal loro carattere innovativo.
La Legge di Bilancio all’art. 1, comma 70 stabilisce:
“Al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, sono apportate le seguenti modificazioni:
- a) il comma 5-novies dell’articolo 1 e’ sostituito dal seguente: «5-novies. Per “portale per la raccolta di capitali per le PMI” si intende una piattaforma online che abbia come finalità esclusiva la facilitazione della raccolta di capitale di rischio da parte delle PMI come definite dalla disciplina dell’Unione europea e degli organismi di investimento collettivo del risparmio o altre società che investono prevalentemente in PMI»;
- b) all’articolo 50-quinquies, le parole: «per le start-up innovative, per le PMI innovative» sono sostituite, ovunque ricorrono, dalle seguenti: «per le PMI», le parole: «in start-up innovative e in PMI innovative» sono sostituite, ovunque ricorrono, dalle seguenti: «in PMI» e, alla rubrica, le parole: «per start-up innovative e PMI innovative» sono sostituite dalle seguenti: «per le PMI»;
- c) alla rubrica del capo III-quater del titolo III della parte II, le parole: «per le start-up innovative e le PMI innovative» sono sostituite dalle seguenti: «per le PMI».”
Alcuni dubbi interpretativi
Alcuni dubbi interpretativi sorgono in merito alla mancata deroga dell’art. 2468 c.c., il quale impedisce alle srl di offrire quote al pubblico; infatti, in tal caso, tra le imprese non innovative, potrebbero raccogliere capitali online solo le PMI che siano società per azioni. Si attendono, a tal proposito, chiarimenti da parte del legislatore.
Il ruolo del professionista
Ed infine, estendendosi lo spettro applicativo di tale istituto, diventa ancora più utile l’assistenza di un professionista, che guidi gli imprenditori nel predisporre i propri statuti in modo che l’applicazione delle clausole di tutela degli investitori online imposte dalla legge risulti il meno onerosa possibile per la società e per i founders.
Per approfondire
Equity Crowdfunding per tutte le PMI con la Legge di Bilancio 2017: aspetti tributari