Gli indici rilevatori della crisi di impresa e gli strumenti di prevenzione
Gli indici rilevatori della crisi di impresa e gli strumenti di prevenzione
Convegno a Milano il 09 23 febbraio 2016
Il 09 23 Febbraio a Milano avrò il piacere di partecipare in qualità di relatore ad un importante incontro su: “Gli indici rilevatori della crisi di impresa e gli strumenti di prevenzione“. L’evento è organizzato in collaborazione con lo studio legale La Scala e MySolution Cesi, valido ai fini della formazione professionale obbligatoria di commercialisti ed avvocati.
Parte centrale del mio intervento riguarderà il ruolo del commercialista nella crisi di impresa, in qualità di:
- Consulente/advisor;
- Membro dell’organo di controllo (sindaco, revisore);
- Attestatore;
- Commissario.
Cercherò in particolare di approfondire, dopo aver analizzato gli indici rilevatori della crisi di impresa, i nuovi principi di attestazione fornendo documenti e strumenti utili sia alla predisposizione del piano, sia alla successiva verifica di fattibilità ai fini dell’attestatore:
La ratio dell’attestazione è, infatti, quella di tutelare i terzi e i creditori, soprattutto se estranei al piano di risanamento, perché le scelte e le rinunce di fronte ai quali sono posti dal debitore siano decise e accettate sulla base di una corretta e sufficientemente completa base informativa.
L’importanza del lavoro dell’Attestatore è deputata anche a rafforzare la credibilità degli impegni assunti dal debitore mediante il piano finalizzati al riequilibrio della situazione economico-finanziaria e, quindi, al risanamento dell’impresa.
Gli accertamenti condotti, le analisi economico-finanziarie e patrimoniali elaborate, le valutazioni prospettiche di convenienza e di sostenibilità del piano industriale o di risanamento, la garanzia sulla veridicità dei dati e il giudizio finale ne fanno una figura chiave e centrale per i nuovi istituti estrategica per le sorti dell’impresa a garanzia dei creditori e dei terzi. Il lavoro dell’Attestatore costituisce il fondamento delle procedure di risanamento al fine delle decisioni che verranno assunte sia dall’autorità giudiziaria, che dal ceto creditizio al momento del voto, ove previsto.
Si andranno inoltre ad analizzare le principali novità contenute nel Decreto Legge n. 83/2015 convertito con Legge n. 132 del 6 agosto 2015 in tema di concordato preventivo possono essere cosi riassunte:
- Soddisfazione Chirografo non inferiore al 20% in caso di concordato preventivo di tipo liquidatorio.
- Voto: eliminazione del principio del “silenzio = assenso”
- Proposte concorrenti: Il debitore che non proponga ai creditori chirografari il pagamento di almeno il 40% (in caso di concordato liquidatorio) o del 30% (in caso di concordato in continuità), può vedere il proprio piano (e relativa proposta) messo in concorrenza con altri migliorativi o diversi provenienti da uno o più creditori che rappresentino almeno il 10% dei crediti; sarà poi il voto della massa dei creditori a stabilire quale ipotesi verrà attuata.
- Offerte concorrenti (comparabili): Qualora il piano concordatario dovesse prevedere la vendita dell’azienda, di un suo ramo o di beni aziendali specifici, si aprirà ora un procedimento competitivo per cercare altri interessati all’acquisto.