L’IA generativa per la strategia e l’innovazione
L’IA generativa per la strategia e l’innovazione
Come ChatGPT suggerisce di trasformare 10 teorie e pratiche manageriali
L’intelligenza artificiale è la grande novità di questi mesi (quanto meno come impatto mediatico, il percorso scientifico ovviamente è ben più ampio) e come ho sottolineato più volte ne stiamo monitorando le potenzialità seppur con tutti i limiti di questo periodo particolarmente intenso di lavoro.
E proprio perché abbiamo provato a testarla per lavoro ( grazie alla qualità dei nostri partner e dei nostri clienti) che mi fa piacere segnalare questa recente pubblicazione di Harvard Business Review che farà parte delle mie letture estive.
Mi fa piacere segnalare questa recente pubblicazione di Harvard Business Review che farà parte delle mie letture estive. Share on XIl libro, come da dichiarazione introduttiva, usa ChatGPT non per scopi ludici o per interessi generici di ricerca e scoperta, bensì per condurre un esperimento rispetto alle potenzialità dello strumento in campo professionale e cognitivo.
Gli autori dell’esperimento – Paolo Cervini, Elisa Farri e Gabriele Rosani – hanno trascinato ChatGPT nel campo della strategia e della cultura d’impresa per indagare come l’IA generativa possa migliorare l’applicazione delle principali teorie e pratiche strategiche e organizzative, sia in termini di miglioramenti incrementali che di ripensamenti radicali.
L’esperimento ha ricompreso 10 teorie e pratiche gestionali raggruppate in due categorie principali: la strategia aziendale e l’innovazione, e l’organizzazione e la cultura.
È stato intessuto un dialogo con l’IA con prompt generati e rigenerati in modo da ottenere risposte significative in merito a teorie e pratiche di management particolarmente diffuse e certamente molto note, come la Strategia Oceano Blu e l’Agile.
Le risposte sono state poste a confronto con l’esperienza professionale degli autori, che sono consulenti di lungo corso, peraltro da poco inseriti nella classifica mondiale di Thinkers50. Il percorso è stato dunque ben predisposto e rigoroso, così da ottenere risposte attendibili e qualificate da sottoporre a verifica.
Il risultato di questo esperimento, condotto in modo concentrato in una manciata di giorni, è di grande interesse, non solo perché è forse il primo del suo genere, ma anche perché consente a chiunque sia interessato di farsi un’opinione propria delle potenzialità dello strumento.
Teorie e pratiche selezionate
Le strategie aziendali innovative sono diventate essenziali per le organizzazioni che cercano di differenziarsi nel mercato e creare una crescita sostenibile. Ne menziono solo alcune per incuriosire il potenziale lettoree perchè oggetto dell’esperimento descritto nel libro:
- La teoria e il framework di riferimento principale è la Strategia Oceano Blu (libro e articolo) di W. Chan Kim e Renée Mauborgne, che prova come le aziende possono ottenere un notevole successo creando nuovi mercati invece di competere in quelli esistenti. La teoria sottolinea la ricerca di spazi di mercato incontaminati, noti come “oceani blu”, dove la concorrenza è irrilevante o inesistente. Identificando le esigenze e le frustrazioni dei clienti e offrendo proposte di valore uniche, le aziende possono creare una nuova domanda per le loro offerte.
Nella pratica, la metodologia della Strategia Oceano Blu segue alcuni passaggi chiave: analisi dell’industria attuale, identificazione delle esigenze insoddisfatte dei clienti, progettazione di una Curva del Valore, esplorazione di nuovi spazi di mercato, sviluppo di una strategia aziendale. - Nel mondo VUCA (Volatile, Uncertain, Complex, Ambiguous) di oggi, testare ipotesi e imparare in modo iterativo è sempre più importante per gestire progetti di crescita. Il framework di riferimento che aiuta i manager a pianificare in un mondo VUCA è la Discovery Driven Planning della professoressa Rita McGrath e di Ian MacMillan (link al libro e all’articolo HBR). Una teoria simile che va nella stessa direzione di definire e validare le ipotesi chiave nel modo più economico e veloce possibile è la “Lean Start-Up”, resa popolare da Eric Ries e Steve Blank.
- Il principale riferimento è la teoria del vantaggio cooperativo, proposta da Leon C. Prieto e Simone T.A. Phipps nel loro lavoro Cooperative Advantage: Rethinking the Company’s Purpose. Secondo gli autori, le aziende possono creare maggior valore e ottenere un vantaggio competitivo sostenibile lavorando in collaborazione con gli stakeholder, piuttosto che semplicemente competere con i rivali. Esistono diverse pratiche consolidate per lavorare in collaborazione con gli stakeholder: workshop di co-creazione, sessioni di brainstorming, incontri/summit di consultazione degli stakeholder, progetti di coinvolgimento della comunità, design partecipativo, design centrato sull’utente.
La IA generativa può agevolare sessioni di generazione di idee, utilizzando dati storici, tendenze di mercato e dati dei clienti. Può anche aiutare a condurre rapidamente sondaggi e raccogliere feedback per validare e perfezionare nuove idee strategiche. Il ruolo umano si sposta verso la sintesi delle intuizioni generate dall’IA, la valutazione dei trade-off e le scelte strategiche basate su una comprensione olistica del contesto aziendale.
Interessante inoltre come i sistemi IA generativa possano essere progettati per incarnare la gentilezza nelle loro interazioni, servendo come un esempio digitale di gentilezza nell’organizzazione
I sistemi IA generativa possono essere progettati per incarnare la gentilezza nelle loro interazioni, servendo come un esempio digitale di gentilezza nell’organizzazione Share on X L’IA generativa per la strategia & l’innovazione, come ChatGPT suggerisce di trasformare 10 teorie e pratiche manageriali Share on XE’ una tecnologia che presenta ancora diversi limiti ma che sta evolvendo molto velocemente. Siamo solo all’inizio…