Le imprese familiari italiane di fronte alla pandemia Covid-19
Le imprese familiari italiane di fronte alla pandemia Covid-19
XII Osservatorio AUB – Le imprese familiari italiane di fronte alla pandemia Covid-19
Confronto con le imprese familiari europee
Tre punti di forza
Le imprese familiari italiane hanno tre punti di forza rispetto a quelle degli altri Paesi:
- Sono cresciute più delle imprese familiari degli altri 3 Paesi in termini di ricavi (+86,4%, contro il 79,7% della Francia, il 78,9% della Spagna e il 69,5% della Germania);
- Sono le uniche dei 4 paesi ad aver superato nel 2019 la redditività operativa che avevano nel 2010, colmando il gap che le separava dalle aziende francesi e tedesche;
- Sono più solide delle non familiari (anche negli altri Paesi europei).
I dati economico-finanziari dell’ultimo decennio sembrano dunque mostrare come le imprese familiari (e quelle italiane in particolare) abbiano reagito bene alla crisi del 2009 e a quella del 2012, lavorando su crescita, redditività e solidità patrimoniale e finanziaria.
Le sfide per le imprese familiari italiane
Sempre dall’analisi comparata dei primi 1.000 gruppi nei 4 Paesi, emergono quattro sfide che riguardano tutte le imprese italiane di maggiori dimensioni, sia familiari che non familiari:
- aumentare la dimensione: le imprese italiane sono più piccole di quelle tedesche e francesi. Le imprese con fatturato superiore a 1 miliardo di Euro sono 249 in Italia, contro 608 in Germania e 381 in Francia. Considerando il rapporto tra PIL tedesco e italiano, in Italia dovremmo avere circa 322 imprese (il 33% in più) con ricavi superiori a 1 miliardo di Euro;
- accelerare il percorso di crescita aumentando il numero di acquisizioni: nell’ultimo ventennio (tra il 2000 e il 2019) il numero di imprese acquiror è più o meno pari al 40% in tutti i Paesi, ma ogni impresa tedesca e francese ha realizzato un numero di acquisizioni più che doppio delle imprese italiane (8,4 acquisizioni, contro una media italiana di 3,7);
- aprirsi al mercato dei capitali: un numero minore di imprese italiane sono quotate (il 7,4% contro il 13,4% in Germania e il 17,3% in Francia). Anche se le imprese familiari quotate italiane sono l’11% contro il 4,6% delle non familiari;
- riequilibrare il gender gap nei Cda e nei ruoli di leadership. Questa sfida riguarda tutte le imprese europee.
Se un paio di queste sfide – apertura del capitale e gender gap – riguardano tutti i Paesi europei, le imprese italiane devono invece lavorare al meglio su tutte queste aree. Il divario rispetto a Francia e Germania è ampio, ma si può colmare visto anche il buon lavoro svolto dalle imprese italiane nell’ultimo decennio.
Dal confronto delle strutture di governance, emergono poi due sfide che riguardano le imprese familiari italiane:
- aprire la leadership e i CdA a membri non familiari. Un solo esempio: in Italia il 73% dei leader è familiare, in Germania è il 17% negli executive board e il 33% nei supervisory board;
- ringiovanire la leadership: i leader ultra-settantenni raggiungono il 29% in Italia, mentre sono pari al 23% in Francia, al 22% in Spagna e al 7% in Germania.
L’impatto della crisi
Dalla lettura dei dati emerge inoltre che almeno il 33,3% delle imprese familiari italiane aveva all’inizio del 2020 una struttura patrimoniale, reddituale e finanziaria inadeguata per affrontare la pandemia.
Secondo l’Outlook IMF, la crisi del 2020 sta avendo un impatto doppio sul Pil italiano e internazionale rispetto a quella del 2008-2009. Se la ripresa dei prossimi anni non fosse migliore di quella del passato decennio, si può stimare che tra il 25% e il 30% delle imprese familiari italiane potrebbe entrare in procedure liquidatorie o concorsuali nell’arco del prossimo decennio.
Osservatorio AUB
Nel 2009 è stato costituito il primo Osservatorio AUB, promosso da AIDAF, Cattedra AIDAF-EY di Strategia delle Aziende Familiari (Università Bocconi), UniCredit e Cordusio, con il supporto di Borsa Italiana, Fondazione Angelini e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi (CCIAA)
L’Osservatorio AUB dispone di informazioni dettagliate e aggiornate relative alla proprietà, alla governance, al management e alle performance economiche e finanziarie di tutte le aziende italiane a proprietà familiare con un fatturato pari o superiore a 20 milioni di Euro.
È la prima iniziativa in Italia rivolta a ricercatori, imprenditori, manager e istituzioni per comprendere le caratteristiche uniche e i bisogni di questo particolare tipo di aziende.