Sopravvenienza attiva da piano attestato
Sopravvenienza attiva da piano attestato
Trattamento fiscale sopravvenienza attiva da riduzione dei debiti nell’ambito di un piano attestato ex articolo n. 88, comma 4ter del TUIR
L’articolo 88, comma 4ter, del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR) ha introdotto un regime di detassazione delle sopravvenienze attive derivanti dallo stralcio dei debiti in esecuzione di procedure di composizione della crisi d’impresa, allo scopo di non aggravare lo stato di crisi e di consentire più agevolmente il ritorno in bonis dell’imprenditore.
Il beneficio fiscale è, tuttavia, limitato alla quota di sopravvenienza attiva che residua dopo aver scomputato le perdite di periodo e quelle pregresse, senza considerare, per queste ultime, il limite dell’ottanta per cento, la deduzione ACE e la (eventuale) eccedenza riportabile, nonché gli interessi passivi e oneri assimilati.
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La ratio della norma
La ratio della preventiva consumazione delle perdite e delle altre posizioni fiscali rispetto alla detassazione dei componenti positivi di reddito emergenti dallo stralcio dei debiti deve essere ricercata nella volontà del legislatore di impedire che l’impresa destinata a proseguire l’attività, oltre al beneficio della non imponibilità del componente positivo, possa continuare a utilizzare, a compensazione dei redditi futuri, le perdite e le altre deduzioni formatesi negli anni della crisi (cfr. risposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 settembre 2018 all’interrogazione parlamentare 5/00047).
Corrette modalità di consumazione delle perdite pregresse e di detassazione della sopravvenienza
Si ritiene che la disposizione di cui al predetto art. 88, comma 4ter del TUIR vada coordinata con quanto previsto dal comma 1 dell’art. 84 del TUIR, secondo cui la perdita di un periodo d’imposta può essere computata in diminuzione del reddito dei periodi d’imposta successivi in misura non superiore all’ottanta per cento del reddito imponibile di ciascuno di essi, per l’intero importo che trova capienza in tale ammontare. Pertanto, al fine di assicurare il rispetto della ratio della norma di cui all’art. 88, comma 4ter, e di evidenziare correttamente l’utilizzo delle perdite a riduzione della sopravvenienza da esdebitazione, nel rispetto della corretta determinazione del reddito imponibile sulla base dell’art. 84 del TUIR, si ritiene che occorra:
- determinare il reddito imponibile al lordo della sopravvenienza attiva da esdebitazione tenendo conto, ai fini della deducibilità degli interessi passivi, del regime di cui all’articolo 96 del TUIR
- applicare l’articolo 84 del TUIR sul predetto reddito di periodo, utilizzando le perdite pregresse, nei limiti dell’80% dello stesso reddito, prioritariamente sugli altri redditi senza tenere conto della sopravvenienza attiva
- scomputare le eventuali ulteriori perdite pregresse e le eventuali eccedenze di interessi passivi non dedotte ai sensi dell’articolo 96 del TUIR a riduzione della sopravvenienza da esdebitazione
- detassare, ai sensi dell’art. 88, comma 4ter del TUIR, la parte della sopravvenienza da esdebitazione eventualmente residuata a seguito dell’utilizzo delle perdite pregresse e degli interessi passivi di cui al punto precedente.
Per approfondire
Risposta n. 183/2023
OGGETTO: sopravvenienza attiva da riduzione dei debiti nell’ambito di un piano attestato – trattamento fiscale – articolo n. 88, comma 4ter del TUIR