Di padre in figlio, come sostenere la continuità dell’impresa.
Aspetti psicologici, gestionali, civilistici, finanziari e fiscali
Il tema del passaggio generazionale rappresenta uno dei principali elementi di criticità nella vita delle imprese, siano esse di piccole o di grandi dimensioni, siano attività di produzione o di servizi. E’ un tema che negli ultimi anni, per la crisi economica, è divenuto ancor più problematico.
La Fondazione dei Dottori Commercialisti di Milano propone una serie di incontri (che mi vedrà tra i relatori) sui diversi aspetti del problema: se l’impresa è piccola, sarà necessario partire dalla valutazione dell’adeguatezza della stessa forma societaria; se è grande, si pone il problema della sostituzione e dell’avvicendamento del management, nonché dell’adeguatezza della formula imprenditoriale. Alla base c’è sempre il rapporto padre figlio, come si sviluppa e come possa favorire o non meno la continuità dell’azienda.
Il passaggio generazionalenelle aziende familiari è un tema delicato e cruciale. Non affrontarlo per tempo e con gli strumenti adatti può mettere in serio pericolo la continuità aziendale. Per questo Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza con la collaborazione della cattedra delle imprese famigliari dell’Università Bocconi, ha predisposto una guida all’uso, un kit a disposizione delle imprese per un corretto passaggio generazionale. Articolo pubblicato su Mysolution|Post e qui riprodotto per gentile concessione dell’Editore.
Lo scenario
“Oggi il 23% dei leader di aziende familiari ha più di 70 anni e le aziende guidate dagli ultrasettantenni mostrano performance reddituali inferiori rispetto alle altre”, spiegano Corbetta e Minichilli. “Il 18% delle imprese familiari prevede unpassaggio generazionale nei prossimi 5 anni – e si tratta di un passaggio davvero delicato, visto che solo il 30% delle aziende sopravvive al proprio fondatore e solo il 13% arriva alla terza generazione”. In Italia il 65% delle aziende con fatturato superiore ai 20 milioni di euro è costituito da aziende familiari, secondo i dati dell’Osservatorio AUB sulle Aziende Familiari Italiane.
Il passaggio generazionale è un processo
“Il passaggio generazionale è qualcosa che si manifesta in un istante, ma che conclude un processo:
composto da un insieme di fasi che si svolgono in un periodo che può anche durare decenni;
che inizia quando i figli e le figlie sono ancora in giovane età;
che continua, di norma, con un lungo periodo di convivenza tra genitori e figli e figlie;
che termina quando la nuova generazione assume il controllo dell’azienda con un nuovo assetto proprietario in capo ai successori, e un nuovo assetto nel governo e nella direzione dell’azienda”.
La guida per i passaggi generazionali
La guida affronta il tema attraverso l’analisi di best practice e case history:
Le 7 condizioni per un passaggio generazionale di successo
Le fasi del ricambio generazionale
I diversi tipi di ricambio generazionale
Le possibili ragioni di insuccesso nel ricambio generazionale
Le sette regole d’oro:
distinguere l’impresa dalla famiglia;
applicare un sistema di governance moderno;
premiare le competenze attraverso un sistema di valori che guardi alla meritocrazia e promuova l’eccellenza più dell’appartenenza familiare;
definire un quadro di regole condivise;
prepararsi all’imprevisto;
privilegiare una prospettiva di processo;
coinvolgere attori terzi, fattore che, secondo quanto emerge dalle storie di molte imprese, permette di integrare le conoscenze dell’imprenditore ampliando così le sue valutazioni tecnico-economico.
Tra innovazione e tradizione
“Le aziende familiarisono di fronte a cambiamenti radicali nei settori in cui operano, spinti dalla rivoluzione digitale che sta sconvolgendo i modelli di produzione, i rapporti con i clienti e la gestione delle persone – commenta Donato Iacovone, CEO EY Italia –. In futuro ci sarà sempre più bisogno di un ambiente aziendale che sappia coniugare la spinta innovativa del digitale con i valori fondanti della propria impresa, aprendosi anche a collaborazioni sinergiche e multidisciplinari per dare origine a nuovi modelli di sviluppo. Le nuove generazioni possono aiutare, facilitare e spingere questo cambiamento, indispensabile per continuare a crescere. La coesione familiare resta indubbiamente un elemento chiave per il successo, come sottolineato da recenti indagini EY sulle maggiori aziende di grandi dimensioni a livello internazionale: il 76% degli intervistati si identifica nel proprio brand come azienda familiare e il 90% ha regolarmente meeting per affrontare criticità e opportunità. Valorizzare quindi la tradizione adottando i nuovi processi è la strada che le nostre PMI devono seguire per continuare a crescere e competere”.
Gli errori più comuni
La guida mette infine in guardia gli imprenditori dagli errori più comuni:
confondere i ruoli di proprietà, governo e direzione;
considerare la successione un obbligo verso il passato e non un’opportunità per il futuro;
insistere su un modello di business obsoleto
la mancata formazione imprenditoriale delle successive generazioni;
un confronto carente tra genitori e figli;
l’idea che il patrimonio tradizionale di valori rappresenti l’unica soluzione a prescindere dal contesto culturale e socio-economico