Ipercompetizione: dalla valutazione alla consulenza
Ipercompetizione: dalla valutazione alla consulenza
Brevi riflessioni emerse durante le giornate di studio organizzate dal nostro Centro Studi in collaborazione con l’ OIV
In questi giorni si stanno tenendo le giornate di studio organizzate dal Centro Studi dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano in collaborazione con l’OIV ( Organismo Italiano di Valutazione). Sono molto orgoglioso sia di far parte dei relatori sia di questa iniziativa che riapre il dialogo tra l’OIV ed i commercialisti milanesi (e non solo in verità essendo state queste prime giornate molto seguite anche a livello nazionale).
Un percorso sulla valutazione d’azienda
il Centro Studi ODCEC di Milano insieme all’Organismo Italiano di Valutazione (OIV), hanno organizzato un percorso sulla valutazione d’azienda suddiviso in due sessioni.
La prima sessione prevede due giornate di studio, rispettivamente il 18 e 20 gennaio 2022, sul tema “I PIV e gli errori più frequenti nelle valutazioni” (locandina qui disponibile).
La seconda sessione, sempre suddivisa su due giornate di studio nei giorni 14 e 18 febbraio 2022 (quest’ultima posticipata ), avrà come argomento “La valutazione delle imprese in crisi” (locandina qui disponibile).
Si tratta di due temi importanti nell’ambito applicativo delle metodiche valutative che sempre più frequentemente interessano i commercialisti.
I miei interventi
Nella prima sessione il mio intervento si è incentrato sulle cinque fasi della valutazione piena e sugli errori più frequenti che si riscontrano nella pratica.
Nella seconda sessione il mio intervento si è incentrato sui costi del dissesto, sulle criticità del piano di risanamento e gli effetti sulla valutazione delle aziende in crisi.
La relazione del Prof. Bini, ovvero il succo di tutta la storia
Ho trovato particolarmente interessanti alcuni spunti forniti nelle relazioni del prof. Bini che ovviamente rappresentano per qualità accademica il momento più atteso dagli esperti valutatori. Ve li propongo, seppur malamente riassunti, perché credo possano essere molto utili per stimolare il dialogo tra professionista ed imprenditore.
- Occorre tornare ad un approccio strutturato di analisi fondamentale, in grado di risalire alle determinanti delle performance dell’impresa, nel breve, nel medio e nel lungo termine.
- Qualunque giudizio di valore deve fondarsi su un’approfondita analisi di:
- esposizione dell’impresa alla crisi (che è funzione della flessibilità operativa dell’impresa),
- vulnerabilità dell’impresa alla crisi (che è funzione della struttura finanziaria, della dipendenza dai clienti e dai fornitori, dalla tenuta del modello di business)
- resilienza alla crisi (che è funzione della capacità di preservare le fonti di vantaggio competitivo).
- Ad una crisi così intensa come quella COVID solitamente seguono periodi a maggiore intensità competitiva. E sarà questo il problema per molte imprese ( imprese zombie). Il rischio maggiore è l’inerzia.
- Viviamo uno scenario di Ipercompetizione intesa come squilibrio permanente, come rivolgimento continuo e globale non solo delle ´classiche’ strategie di mercato e dei sistemi gestionali, ma anche dei fattori intangibili quali le competenze, i comportamenti, i valori organizzativi e la cultura d’impresa.
- In molti casi le imprese non hanno consapevolezza di essere in crisi (crisi intesa come costante perdita di competitività, non per forza parliamo di fallimento).
- Le imprese più dinamiche sono capaci di riconfigurare il mercato. Assistiamo a fenomeni di migrazione di valore (es. sottrazione di valore tra Amazon e negozi tradizionali).
- M&A guidato da economie di scopo, da integrazione. Non da economie di scala spesso molto meno interessanti.
Dalla valutazione alla consulenza
Da sempre sono convinto che la valutazione possa essere bussola per una consulenza di qualità non per forza finalizzata alla predisposizione di una relazione di stima. Il dialogo imprenditore / professionista sulla sostenibilità di lungo della strategia aziendale diventa momento indispensabile per la creazione e la misurazione del valore creato.
Soprattutto oggi che è estremamente complicato pianificare ed è necessario prepararsi ad affrontare differenti scenari competitivi.
Concetto che trovate ben illustrato in Restartup, le scelte imprenditoriali non più rimandabili edito da Egea.
Per approfondire
In attesa della pubblicazione dei video degli incontri sulla piattaforma Concerto e delle presentazioni ufficiali vi rimando a:
- una relazione di qualche mese fa del Prof. Bini che ben sintetizza quanto esposto.
- un articolo della LIUC “È POI COSÌ DIFFICILE GESTIRE IN IPERCOMPETIZIONE?“