Molto da apprendere ancora tu hai
Molto da apprendere ancora tu hai
Note a margine di un convegno sulla valutazione d’azienda.
Questa settimana si è tenuto un interessante convegno su ” La valutazione delle PMI nelle operazioni di M&A “ presso l’Ordine di Milano. Una bella occasione per ritrovare alcuni amici e discutere insieme a loro di argomenti che credo prenderanno sempre più spazio nella vita di imprese e professionisti nei prossimi anni.
Colgo l’occasione per ringraziare gli organizzatori per avermi chiamato tra i relatori ed i numerosi partecipanti per la presenza (non cosi scontata visto il periodo e l’argomento).
A margine abbiamo discusso sulla formazione, sui limiti e le difficoltà. Forse bisognerebbe sperimentare di più.
Riporto alcune osservazioni emerse a margine del convegno. Le riporto perchè nel condividerle abbiamo scoperto di non essere i soli, tra i relatori, ad auspicare un maggiore e più alto confronto professionale per rispondere alle sfide che il mercato pone e questo spero possa essere di conforto al lettore così come lo è stato per noi.
Perdonerete la citazione un po’ irriverente da Guerre Stellari.
Provo a sintetizzare alcuni punti che spesso rappresentano più esigenze insoddisfatte piuttosto che soluzioni preconfezionate.
Probabilmente sulle soluzioni bisognerà lavorare insieme.
- In Italia è necessario alzare il livello qualitativo delle valutazioni (nulla che non abbia già detto Bini anni fa);
- la valutazione delle PMI presenta delle criticità spesso sottovalutate o addirittura ignorate dagli attuali standard di riferimento. Questo comporta dei rischi potenziali anche a livello di responsabilità. La dottrina dovrebbe occuparsene. Ne scrivemmo, dovremmo farlo più spesso ed in maniera più coordinata con altri esperti;
- la formazione professionale sul tema è mediamente insufficiente ed andrebbe ripensata;
- Manca un percorso specialistico post universitario. Attendiamo da anni inutilmente l’avvio delle attività formative dell’OIV e anche le SAF (ad eccezione probabilmente di quella del triveneto) non paiono offrire alternative valide;
- bisognerebbe organizzare delle tavole rotonde (a cui dovrebbero seguire percorsi di studio più didattici) o workshop verticali riservati (un numero limitato di partecipanti con una preparazione ragionevolmente omogenea di buon livello).
workshop ‹u̯ë′kšop› s. ingl. [comp. di work «lavoro» e shop «bottega»] (pl. workshops ‹u̯ë′kšops›), usato in ital. al masch. – Termine che significa propr. «laboratorio» e in senso fig. un gruppo di lavoro collettivo su uno specifico argomento (originariam. detto di laboratorî teatrali e artistici, poi usato estensivamente anche per seminarî di studio e convegni).
Il costo elevato delle banche dati resta inoltre una barriera all’entrata importante.
Potrebbe essere interessante organizzare dei momenti di confronto e di approfondimento informale tra cultori della materia (non necessariamente commercialisti) e tra quei professionisti che ritengono utile provare ad alzare l’asticella un po’ più in là.
Belli questi convegni che lasciano molti spunti su cui riflettere.