Se non siete curiosi lasciate perdere
Se non siete curiosi lasciate perdere
Qualche riflessione a margine di un convegno sull’intelligenza artificiale
Alcune riflessioni su persone ed imprese
- E’ bello ascoltare persone che hanno studiato.
- Per raccogliere prima bisogna seminare, ovvero gestire l’innovazione continua e’ più facile se si sono costruite prima competenze di valore (e se si continua ad investirci).
- Deve essere facile per gli altri lavorare con te (effetto mattoncino dei lego). Questo crea un valore enorme (e spesso sottovalutato).
- Quando ti viene riconosciuto il ruolo di abilitatore questo diventa un valore agli occhi degli investitori.
- Non ne sono del tutto certo ma il punto 3 forse è anche più importante del 4. Devo ragionarci un po’ su.
- Quando l’innovazione è molto veloce investire molto in competenze, capex minimo indispensabile se rischia di diventare obsoleto.
- Si rafforza la tendenza: meno social più salottino. Cambiano i punti di incontro e le modalità di confronto.
- E’ vero che in fondo Ferrari era un “meccanico” ma di certo era molto di più di un meccanico.
- Pretendere che innovazione generi subito fatturato porta a domande (certamente legittime) ma spesso mal poste.
- L’importante è fare
- Bisogna apprezzare la gestione dei tempi con cui affrontare l’innovazione. Non sempre coincidono quelli del business con quelli necessari alla creazione delle competenze. Rallentare a volte non è un male se questo significa fermarsi a studiare e testare. Distinguere tra velocità reale ed apparente.
- In un piano di impresa la variabile critica è rappresentata dalle risorse umane. Una volta la crescita dipendeva dai clienti oggi dalla disponibilità di collaboratori di valore (parlo di priorità ovviamente).
- Il racconto dell’innovazione spesso è molto diverso dall’innovazione.
- L’innovazione nasce dai vincoli e dai limiti.
- Le 5 domande ed una provocazione alla base di Restartup (libro) restano ancora estremamente valide (slide ripresa dalla mia ultima lezione in Ca Foscari).
Alcune riflessioni su Intelligenza Artificiale
Come dicevo, il racconto dell’innovazione spesso è molto diverso dall’innovazione. Mi rendo conto che alcuni punti possono restare un po’ criptici nella sintesi.
Più avanti, avendo tempo, proverò ad elaborarli ed esporli in maniera più strutturata.
- L’importanza della cultura del dato: lo è oggi, domani lo sarà ancora di più. L’impresa che usa con consapevolezza i dati oggi ha un forte vantaggio competitivo, domani questo vantaggio sarà esponenziale.
- Necessaria la creazione di un ecosistema abilitante. Centralità della consulenza (o forse ha più senso parlare di maggior impatto dei servizi abilitanti forniti o “stimolati” anche dall’azienda stessa)
- Difendere il dato proprietario;
- Per una AI proprietaria (motore acquistato sul mercato ma dati proprietari) è necessario preparare il dato e garantirne la qualità;
- Il “motore” è disponibile sul mercato senza costi eccessivi;
- La normativa è un vincolo ma può essere una opportunità;
- Alcuni settori (farmaceutico, medtech, ecc) ne saranno estremamente interessati. Lo sono già in realtà.
Alcune riflessioni su tecnologia abilitante ed M&A
Gli effetti di una tecnologia abilitante nuovi modelli di business e forti competenze di M&A (intendendo oltre alla selezione delle target anche integrazione e controllo)
Ed inoltre… questa è la vera e straordinaria sfida.
Impatti sulla valutazione
L’impatto sulla creazione di valore e sostenibilità del modello di business di una nuova tecnologia abilitante è fortissimo, tanto da trasformare l’impresa ed il suo ecosistema.
Perchè non dobbiamo dimenticare che oggi parte della creazione di valore del modello avviene fuori dal perimetro dell’impresa (che deve controllare la qualità del processo e delle relazioni).
Le due competenze (tecnologia ed M&A) portano oggi ad un importante vantaggio competitivo e domani a mettere in condizione di governare le trasformazioni strategiche del modello.
oggi parte della creazione di valore del modello avviene fuori dal perimetro dell'impresa (che deve controllare la qualità del processo e delle relazioni). Share on XBello vedere investitori e fornitori premere per accelerare il cambiamento. Che non è facile ma è più facile se intorno le persone tifano per te e ti indicano la direzione.
Ovviamente il lavoro complicato resta tutto sulle spalle dell’azienda che deve capire i tempi, il come, il percorso adatto e reperire le risorse senza sprecarle. Non banalizzo di certo. Sicuramente avere il supporto di tutta una serie di soggetti significa che hai lavorato bene.
Le due competenze (tecnologia ed M&A) portano oggi ad un importante vantaggio competitivo e domani a governare le trasformazioni strategiche del modello. Share on XRiflessione a margine.
Per approfondire
La figura ed il lavoro di Achille Castiglioni è sempre di grande ispirazione. Vi suggerisco di visitare la Fondazione