Ricerca e sviluppo: credito d’imposta non cedibile ma trasferibile per operazioni straordinarie
Ricerca e sviluppo: credito d’imposta non cedibile ma trasferibile per operazioni straordinarie
Il credito d’ imposta per ricerca e sviluppo è utilizzabile esclusivamente in compensazione da chi ha sostenuto la spesa. Il trasferimento può avvenire solo nei casi specificatamente previsti da norme giuridiche: fusione, scissione, cessione del ramo d’azienda, ecc.
Bonus ricerca e sviluppo non può essere ceduto
L’articolo 3, comma 8, del decreto-legge n. 145 del 2013 dispone che il credito d’ imposta per ricerca e sviluppo è utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241.
Non potendo essere chiesto a rimborso, il credito non può essere ceduto ai sensi dell’articolo 43-bis del decreto Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602.
Il fruitore del credito da ricerca e sviluppo coincide, infatti, con l’effettivo beneficiario dell’agevolazione, ossia con colui che effettivamente ha sostenuto la spesa. A tal proposito, l’Amministrazione finanziaria, con diversi documenti di prassi, ha più volte affermato la non trasferibilità dei crediti d’imposta di natura similare a quello in argomento in forza della natura soggettiva dei medesimi: essi
infatti maturano esclusivamente in capo ai soggetti che effettuano l’investimento e non possono essere trasferiti a soggetti terzi per effetto di atti realizzativi.
I credito è trasferibile per operazioni straordinarie
Il trasferimento della titolarità è, infatti, ammissibile unicamente nei casi in cui specifiche norme giuridiche prevedono, al verificarsi dell’operazione, una confusione di diritti e obblighi dei diversi soggetti giuridici interessati. Ad esempio:
- nei casi di fusione (cfr. circolare del 9 maggio 2002, n. 38/E);
- successione per decesso dell’imprenditore individuale (cfr. risoluzione del 26 giugno 2003, n. 140/E);
- scissione (cfr. risoluzione del 30 giugno 2003, n. 143/E);
- nell’ambito della cessione del ramo d’azienda che lo ha generato.