Fare la differenza
Fare la differenza
Fare la differenza. Quando lessi per la prima volta queste parole pronunciate da Marchionne non ne percepii pienamente il significato.
Certo il senso era chiaro ma sembrava in qualche modo il solito slogan motivazionale che ci propone una riflessione ma che contemporaneamente la banalizza. Ne percepii comunque l’importanza tanto da usarla come conclusione del mio libro in omaggio al grande manager. In questi giorni la frase mi è tornata più volte in mente.
Integrare e/o ridisegnare
Abbiamo in questi ultimi mesi intrapreso diverse collaborazioni. Il mercato post covid è più selettivo, veloce e complesso e ci ha richiesto un approccio più maturo. Una sfida che è stato bello accettare.
In alcuni casi abbiamo integrato la nostra proposta di consulenza con altri servizi. Abbiamo sentito la necessità di inserire degli specialisti per coprire meglio alcune aree di mercato.
In altri casi siamo stati noi gli specialisti chiamati a collaborare su operazioni complesse.
In un paio di casi invece abbiamo iniziato una collaborazione che ci ha portato a ridisegnare, non avendone ne l’intenzione ne l’immediata consapevolezza, il servizio offerto.
La cosa che mi ha colpito (e su cui dovrò ancora riflettere) è che la ridefinizione del servizio è stata snella e del tutto naturale. Quasi assente la fase di pianificazione (che invece è ovviamente diventata rilevante nella fase successiva al semplice disegno, nel momento in cui si è dovuto “scaricare a terra”.)
Oggi, tra le altre, stiamo seguendo una piccola (ma tecnicamente complessa) operazione di management buy out (MBO) con successivo round di finanziamento ed ingresso di ulteriori investitori.
Lavorare in queste operazioni è sempre una bella palestra anche se a volte, trattandosi di startup, rischiano di essere anti economiche.
Ieri discutendo di work for equity e conferimento di prestazioni di servizi mi sono reso conto che il team di professionisti che avevo riunito al tavolo della discussione stava facendo la differenza. E credetemi è stata davvero una bella sensazione. E’ importante circondarsi di persone capaci di fare la differenza. È uno straordinario moltiplicatore di energie che accresce la qualità della prestazione di tutti.
Soprattutto perché credo che questo team potrà trasformarsi in una collaborazione strategica capace di ridefinire la nostra nicchia di mercato: M&A di Startup e PMI ( spesso legate al mondo dell’innovazione ma non solo, i settori tradizionali sono interessati da dinamiche di crescita dimensionale e di cambiamento che sorprendono).
Nicchia che si sta rivelando, anche per effetto del covid, sempre più interessante ma che deve essere capace di riconfigurarsi per rispondere alle nuove sfide dando vita ad una innovativa proposta professionale capace di caratterizzarsi per:
- conoscenza del business (azienda, settore, ecc.);
- competenze tecniche di alto livello ;
- capacità di semplificare questioni complesse ;
- capacità di operare in tempi rapidi;
- capacità di diffondere cultura imprenditoriale ;
- proposta di valore con buon rapporto qualità / prezzo .
Nota di colore
Mentre partecipavo alla riunione su zoom in auto dal parcheggio di una zona industriale del milanese (in questo periodo capitano anche acrobazie come queste) mi sono trovato ad essere osservato da uno scoiattolo tutto intento a sgranocchiare la sua ghianda.
Mentre partecipavo alla riunione mi sono trovato ad essere osservato da uno scoiattolo tutto intento a sgranocchiare la sua ghianda. Share on XVita da consulente :-) .
La conclusione di Restartup
Fare la differenza. Alla fine è proprio con le parole di Marchionne che concludo il libro “Restartup, le scelte imprenditoriali non più rimandabili“.
“Mi piace l’idea di concludere con le parole di un manager-imprenditore, innovatore in un settore tradizionale. Ricco di contrasti, tanto rispettoso del DNA delle imprese (lo stesso DNA che campeggia sulla copertina di questo libro), quanto visionario e capace di riconfigurare l’azienda e il settore:
Il viaggio alla scoperta di sé può essere pieno di mille insidie, ma dovrete compierlo in autonomia, senza evitare gli ostacoli. Cercate da soli la vostra strada, cambiatela tutte le volte che volete, seguite i vostri sogni. Non lasciate che l’educazione, le abitudini, i vostri stessi preconcetti diventino una prigione. Abbiate sempre il coraggio di cambiare voi stessi – le vostre idee, il vostro approccio, il vostro punto di vista – perché è l’unico modo per cambiare le cose che non vanno e per migliorare la vostra vita e quella di tanti altri. E mentre cercate la vostra strada, tenete a mente chi volete diventare. Pensate a quale impronta volete lasciare, a quale differenza volete fare. Rimanete ambiziosi nei vostri obiettivi, perché rassegnarsi a una vita mediocre non vale mai la pena.
– Sergio Marchionne
Dalla lectio magistralis tenuta da Sergio Marchionne all’Università di Trento il 2 ottobre 2017 (così come riportata da Tommaso Ebhardt, Sergio Marchionne, Milano, Sperling & Kupfer, 2019).”
Unico appunto che farei oggi?
Fare la differenza è più facile se si costruisce un ecosistema con partner di valore.