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Damodaran e l’intelligenza artificiale

Damodaran e l’intelligenza artificiale

Damodaran e l’intelligenza artificiale

Se ce l’hanno tutti, non ce l’ha nessuno

Damodaran affronta il tema dell’intelligenza artificiale ricorrendo ad una provocazione ” Se ce l’hanno tutti, non ce l’ha nessuno”.

Il Prof. Damodaran, esperto in finanza e valutazione d’azienda, in un recente articolo affronta le opportunità ed i rischi legati allo sviluppo dell’intelligenza artificiale ed alla sua introduzione sul mercato. L’analisi è destinata all’investitore e chiedo quindi al lettore nel tenerne conto nel valutare le conclusioni a cui giunge. Detto questo credo sia comunque di interesse anche ai nostri fini e, anche se in maniera in parte provocatoria, credo affronti problemi non banali.

L’approccio valutativo ci permette di approcciarci ai grandi cambiamenti, alle discontinuità strategiche e di mercato, con scetticismo e la giusta dose di curiosità. Per provare a capirci di più senza proporre soluzioni preconfezionate.

L’ impatto dell’intelligenza artificiale (IA) sul mondo dei servizi

Questo paragrafo è stato scritto (usando un tempo presente che forse è più un futuro molto prossimo) grazie all’intelligenza artificiale e come potete vedere rappresenta (in maniera non esaustiva e banalizzando un po’) le speranze e le opportunità potenziali.

L’intelligenza artificiale (IA) ha avuto un impatto significativo nel mondo dei servizi, trasformando la forma in cui vengono forniti e migliorando l’esperienza complessiva per i consumatori.

Ecco alcuni punti chiave sull’impatto dell’IA nei servizi:

  1. Personalizzazione: L’IA consente la personalizzazione dei servizi sia per i consumatori che per le aziende. Grazie all’apprendimento automatico, l’IA può analizzare grandi quantità di dati sul comportamento dei clienti per individuare preferenze individuali e offrire servizi su misura.
  2. Automazione e ottimizzazione dei processi: L’IA può automatizzare e ottimizzare una varietà di processi, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’efficienza operativa. Ad esempio, i chatbot possono fornire risposte immediate alle domande dei clienti, riducendo la necessità di intervento umano.
  3. Esperienza utente migliorata: L’IA può migliorare l’esperienza utente attraverso l’elaborazione del linguaggio naturale, la visione artificiale e molte altre tecnologie. Ciò si traduce in servizi più intuitivi e interfacce più facili da usare, consentendo ai consumatori di ottenere assistenza in modo rapido ed efficiente.
  4. Miglioramento delle decisioni aziendali: L’IA può analizzare dati complessi e fornire informazioni strutturate e dettagliate alle aziende. Ciò consente di prendere decisioni informate basate su evidenze, migliorando la produttività e la redditività aziendale.
  5. Previsione della domanda: L’IA può analizzare i dati storici e i modelli di consumo per prevedere la domanda futura. Ciò aiuta le aziende a gestire in modo più efficiente le risorse, evitando sprechi o sovrapproduzioni.
  6. Personal assistants: Gli assistenti virtuali basati su IA, come chatbot o assistenti vocali, possono fornire supporto e informazioni in tempo reale ai clienti, riducendo la necessità di contatto telefonico o email. Ciò offre un servizio immediato e migliorato per i clienti.
  7. Ricerca e sviluppo: L’IA ha accelerato la fase di ricerca e sviluppo nei servizi, consentendo alle aziende di scoprire nuove opportunità e trovare soluzioni innovative per soddisfare le esigenze dei clienti.

In sintesi, l’intelligenza artificiale ha migliorato l’efficienza, la personalizzazione, l’esperienza utente e ha fornito nuove opportunità di sviluppo per i servizi. L’IA continua a evolversi e ha il potenziale per apportare ulteriori cambiamenti nel settore dei servizi a beneficio dei consumatori e delle aziende.

Il paradosso dell’investitore secondo Damodaran

Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’intelligenza artificiale cambierà il modo in cui le aziende e gli individui si comporteranno negli anni futuri, che l’intelligenza artificiale è un cambiamento rivoluzionario e sarà un fattore trainante del mercato per questo decennio. Ma l’intelligenza artificiale è oggi ipervenduta come soluzione a quasi tutti i problemi conosciuti dall’uomo e utilizzata per giustificare grandi premi di prezzo per le aziende nella sua orbita, senza alcun tentativo di quantificare e motivare questi premi.

Damodaran e l’intelligenza artificiale. Se ce l'hanno tutti, non ce l'ha nessuno. Share on X

Il mercato è disseminato delle carcasse di quelle che erano attività di successo che sono state sconvolte dal cambiamento tecnologico. Gli investitori in queste società disgregate non solo perdono denaro, poiché vengono disgregate, ma, peggio ancora, investono ancora di più in esse, attratti dalla loro “economicità”.

Il paradosso dell'investitore che non solo perde denaro con aziende disaggregate ma torna ad investirci attratto dall'economicità Share on X

E’ indiscutibile che ciascuno dei cambiamenti rivoluzionari degli ultimi quattro decenni ha creato vincitori ma sono emersi anche alcuni avvertimenti:

  • Questi cambiamenti hanno dato origine a pochi grandi vincitori, con poche aziende che dominano il mercato.
  • primi leader di queste attività sono spesso caduti nel dimenticatoio.
  • Infine, ognuna di queste attività, sebbene abbia avuto successo nel complesso, ha visto false partenze e fallimenti lungo il percorso.

Per gli investitori, la lezione deve essere che investire in un cambiamento rivoluzionario, in anticipo rispetto agli altri nel mercato, non si traduce in rendimenti elevati, se si sostengono i giocatori sbagliati nella corsa o, cosa più importante, si perdono i grandi vincitori.

Intelligenza artificiale tra rischi ed opportunità

Il più grande vantaggio dell’intelligenza artificiale, almeno come presentato dai suoi promotori, è che consentirà alle aziende di ridurre i costi (principalmente sostituendo il lavoro manuale con applicazioni basate sull’intelligenza artificiale) e renderle più efficienti e, per estensione, più redditizie.

Anche se Damodaran ammette la prima affermazione (anche se ritiene che le sostituzioni dell’IA non saranno né efficienti né economiche come promesso), è ancora più diffidente nei confronti della seconda affermazione per un semplice motivo.

Se ce l’hanno tutti, non ce l’ha nessuno

Se ogni azienda ha l’intelligenza artificiale e l’intelligenza artificiale riduce i costi e aumenta l’efficienza come promesso per tutte, è molto più probabile che si ritroveranno con prezzi più bassi per i propri prodotti/servizi e non profitti più elevati.

“Se ce l’hanno tutti, non ce l’ha nessuno” è il detto alla base della tesi del Prof. Damodaran secondo cui l’IA, se avrà successo, renderà le aziende meno redditizie, nel complesso.

Se ce l'hanno tutti, non ce l'ha nessuno, il detto è alla base della tesi di #Damodaran secondo cui l'IA, se avrà successo, renderà le aziende meno redditizie. Share on X

Imprese di servizi a rischio

L’altro svantaggio dell’intelligenza artificiale è che se mantiene anche solo una parte della sua promessa di automatizzare gli aspetti del business, sarà dannoso e forse persino devastante per le aziende esistenti che attualmente traggono il loro valore dalla fornitura di questi servizi a costi redditizi. In queste aziende, l’intelligenza artificiale non sarà solo un gioco a somma zero, ma a somma negativa se non rinnovano il modello di business.

Torniamo a concentrarci sui DATI

Poiché l’intelligenza artificiale richiede enormi quantità di dati, ci saranno aziende che trarranno valore dalla raccolta e dall’elaborazione di dati specifici per le applicazioni di intelligenza artificiale. I big data, usati più come parola d’ordine che come proposta commerciale, nell’ultimo decennio potrebbero finalmente trovare il loro posto nella catena del valore, se abbinati all’intelligenza artificiale, ma quel percorso non sarà lineare o prevedibile.

L’impatto sulla catena del valore

Questo paragrafo è stato scritto grazie all’intelligenza artificiale e come potete vedere rappresenta (in maniera non esaustiva e banalizzando un p0′) l’impatto dell’AI sulla catena del valore e sul possibile spostamento di attività tra cliente e consulente.

L’intelligenza artificiale (IA) ha avuto un impatto significativo sulla catena del valore, trasformando il modo in cui alcune attività vengono svolte e spostandole dalle consulenze alle imprese clienti. Ecco alcuni punti chiave sull’impatto dell’IA in questa area:

  1. Automazione dei processi: L’IA può automatizzare attività ripetitive e di routine all’interno della catena del valore. Ad esempio, l’IA può svolgere compiti come l’elaborazione dati, l’estrazione di informazioni e l’automazione di processi decisionali, rendendo le operazioni aziendali più efficienti e riducendo i costi operativi.
  2. Analisi dei dati: Grazie alla capacità di analisi dei dati, l’IA può estrarre informazioni significative da grandi insiemi di dati aziendali. Ciò consente alle imprese di ottenere insight migliori e più rapidi sulle tendenze del mercato, i comportamenti dei clienti e le prestazioni aziendali complessive.
  3. Supporto decisionale: L’IA può supportare la presa di decisioni aziendali attraverso l’analisi dei dati e la creazione di modelli predittivi. Ad esempio, l’IA può fornire raccomandazioni su strategie di pricing, gestione delle scorte e sviluppo di prodotti basate su dati storici e previsionali.
  4. Personalizzazione dei servizi: L’IA consente alle imprese di personalizzare i servizi offerti ai clienti in base alle loro esigenze e preferenze specifiche. Questo può essere fatto attraverso l’analisi dei dati sul comportamento dei clienti e l’apprendimento automatico, che permette alle imprese di creare offerte su misura e migliorare l’esperienza dei clienti.
  5. Spostamento delle attività cliente-consulente: L’IA può consentire alle imprese di svolgere alcune attività che in passato richiedevano l’intervento di consulenti esterni. Ad esempio, l’AI può fornire consulenza in ambiti come la gestione finanziaria, i servizi legali o la pianificazione delle risorse umane, tramite chatbot o assistenti virtuali.
  6. Innovazione e sviluppo di nuovi modelli di business: L’IA offre alle imprese l’opportunità di sviluppare nuovi modelli di business e entrare in nuovi mercati. L’IA permette di identificare e cogliere opportunità di mercato, ottimizzare processi e creare nuovi servizi o prodotti che rispondano alle esigenze dei clienti in modo innovativo.

In definitiva, l’intelligenza artificiale ha un impatto significativo sulla catena del valore, automatizzando processi, analizzando dati, supportando la presa di decisioni, personalizzando i servizi e consentendo alle imprese di svolgere attività precedentemente demandate ai consulenti esterni. Questo offre vantaggi in termini di efficienza, innovazione e creazione di valore per le aziende clienti.

Era un mondo adulto, si sbagliava da professionisti.

Parafrasando Paolo Conte, con l’intelligenza artificiale si entra in un mondo adulto, in cui in cui bisognerà imparare a sbagliare da professionisti (accettando l’errore nonostante il rischio di farsi male). Imparando dagli errori, valorizzare ciò che si è appreso, ecc.

Parafrasando Paolo Conte, con l'intelligenza artificiale si entra in un mondo adulto, in cui in cui bisognerà imparare a sbagliare da professionisti (accettando l'errore nonostante il rischio di farsi male) Share on X

Conclusioni

L’intelligenza artificiale rappresenta un potente motore di cambiamento. Gli effetti positivi e negativi non possono essere oggi pienamente valutati. Approfondire il tema con la giusta dose di curiosità e scetticismo aiuta l’esperto valutatore ad analizzare gli impatti della tecnologia sul futuro del business affrontando scenari differenti non sempre e non per tutti positivi o negativi.

Ci stiamo concentrando troppo a mio parere su una intelligenza artificiale democratica ed alla portata di tutti. Probabilmente la qualità dell’output dipenderà dalla qualità dell’input e quindi dal controllo della qualità dei dati con cui alimentare l’intelligenza artificiale. Il motore sarà il medesimo (sfruttando quindi la forza innovativa dell’ecosistema) ma i dati saranno proprietari o quantomeno selezionati dalla singola organizzazione (es. si riviste specializzate, si blog selezionati, no a qualunque articolo trovato in rete sull’argomento) quantomeno per le professioni più tecniche (penso ad esempio alle professioni economico giuridiche).

L’intelligenza artificiale avrà un impatto significativo sulla catena del valore, automatizzando processi, analizzando dati, supportando la presa di decisioni, personalizzando i servizi e probabilmente consentendo alle imprese di svolgere attività precedentemente demandate ai consulenti esterni.

Questo dovrebbe offrire vantaggi in termini di efficienza, innovazione e creazione di valore per le aziende clienti ma resta il dubbio instillatoci dal Prof. Damodaran: “Se ce l’hanno tutti, non ce l’ha nessuno“. Ancora una volta se la tecnologia è abilitante dobbiamo ricordarci che la vera sfida si giocherà sul modello di business e sull’impatto organizzativo.

Non vedo ancora ad oggi risposte definitive, non ci resta che continuare ad esplorare con la giusta dose di curiosità e scetticismo ricordandoci sempre che i tempi sono fondamentali per il business.

Arrivare troppo presto o troppo tardi può portare al fallimento anche un’ottima idea.